Quanto costa aprire una fabbrica per la pasta?

Come per ogni altra attività commerciale, avviare un pastificio comporta un percorso impegnativo ma ricco di soddisfazioni. L’investimento iniziale stimato va da un minimo di 250.000 euro fino a un massimo di 800.000 a seconda del tipo di pasta che si vuole produrre e delle dimensioni dell’impresa.

Ecco i principali costi da prevedere per l’apertura di una fabbrica di pasta.

I costi burocratici 

Prima di aprire un pastificio, bisogna innanzitutto tenere in considerazione dei costi burocratici come l’iscrizione al Registro delle Imprese, all’Inps e all’Inail e la frequentazione del corso HACCP che certifica la formazione in materia di igiene alimentare.

Per aprire un pastificio è inoltre necessario possedere una partita IVA e ottenere l’autorizzazione dell’ASL per le norme sanitarie all’interno dei locali. Per questo motivo, è utile preventivare anche gli eventuali costi per un commercialista o un notaio.

Una volta concluso l’iter amministrativo, bisogna stabilire il luogo della propria attività e prevedere quindi anche i costi per l’affitto, ristrutturazione o acquisto del locale per il pastificio industriale.

La scelta dei macchinari 

La fase successiva riguarda l’acquisto dei macchinari necessari per la fabbricazione di pasta. Il laboratorio deve essere attrezzato a seconda del tipo di pasta che si vuole produrre.

Le impastatrici sono indispensabili per tutti i pastifici, così come le presse e le taglierine. Queste amalgamano ed estrudono le materie prime, danno forma alla pasta e la tagliano nel formato desiderato.

Se si vuole produrre pasta precotta, il laboratorio avrà bisogno anche di cuocitori, forni e frigoriferi. Per la pasta fresca invece, sono necessari i pastorizzatori che eliminano i microrganismi patogeni dai prodotti. Infine, gli stenditori e gli essiccatori sono essenziali per la produzione di pasta secca.

Per rendere il processo produttivo ancora più veloce e ottimizzato, si possono aggiungere all’impianto anche delle navette, ovvero dei nastri trasportatori automatici per la pasta.

Altri costi da sostenere per l’apertura di un pastificio 

Da non sottovalutare sono anche i costi dei servizi legati a utenze periodiche ovvero luce, gas, acqua ed elettricità.

Un altro aspetto da considerare riguarda la fornitura di materie prime come farine e altri ingredienti necessari per la produzione della pasta.

Se si tratta di un’impresa di grandi dimensioni, bisogna tener conto anche delle spese per l’assunzione e retribuzione del personale e dei costi legati ad attività di marketing e comunicazione per promuovere l’attività.

Infine, per soddisfare le diverse esigenze della propria clientela, è utile seguire dei corsi di formazione e aggiornamento.

Per quanto riguarda invece l’utilizzo dei macchinari, puoi rivolgerti a Sarp per maggiori informazioni.

chevron-leftchevron-rightarrow-right